Archivi giornalieri: 1 aprile 2016

Cangini, trecento (e più) volte Forlì: “Se fosse per me ricomincerei subito”

Il capitano dei Galletti si appresta a chiudere la sedicesima stagione con la casacca biancorossa, l’ottava da leader. E pensa al rilancio: “Quest’anno è andato tutto storto, ma ho una voglia pazza di tornare ad essere competitivi”

Un’altra stagione va a concludersi per lo storico capitano forlivese Luca Cangini Greggi: dal lontano 2000 fanno sedici stagioni, un’unica fede, più di trecento volte con quella maglietta biancorossa sulle spalle, dal 2008 con la fascia al braccio.
”Sono orgoglioso di quello che ho costruito nella mia carriera qui a Forlì – racconta Cangini – tante vittorie ma anche grandi amarezze, ma soprattutto vado orgoglioso di come la gente mi stima e mi sostiene anche dopo tanti anni”.
Un rapporto speciale con la maglia che moltiplica ogni emozione.
”Veniamo da due stagioni veramente difficili e viverle con la fascia al braccio diventa un vero e proprio strazio. Lo scorso anno siamo retrocessi dalla Serie A2, ma bisogna essere obiettivi, il livello era troppo alto per le nostre possibilità, anche se nonostante tutto ce la siamo giocata fino alla fine. Per assurdo è stata molto più deludente questa di stagione, anche se ci siamo salvati – spiega Cangini. – Abbiamo creato un bel gruppo e in squadra vi erano qualità a mio avviso di buon livello per la categoria, ma è andato tutto storto e ne è venuta fuori un’annata fallimentare”. Continua a leggere

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Conficconi: ” Stagione deludente ma sappiamo dove abbiamo sbagliato, il prossimo anno sarà un altra musica. Molto bene invece l’under21.”

Alla viglia dell’ultima partita del campionato cadetto la classifica non lascia alibi all’AT.ED.2.: diciotto punti in 21 partite condannano i romagnoli alla penultima posizione in classifica con la seconda peggior difesa del girone con 110 reti subite, una media di cinque a partita: “ E’ stata una stagione al di sotto di ogni previsione – commenta con amarezza il vice presidente Massimo Conficconi – eravamo partiti con l’ambizione di disputare un campionato tranquillo per poi provare a cavarci qualche bella bella soddisfazione strada facendo. Non vi era la pressione di dover puntare al vertice a tutti i costi e questo doveva dare ancora maggior serenità ad un gruppo totalmente rinnovato costruito con tutti ragazzi del luogo”.
Ma così non è stato, e per fortuna l’Adriatica ha fatto molto peggio, ed il rischio retrocessione non è mai realmente esistito: “Le colpe vanno divise su tutti – spiega con lucidità Conficconi – ci sono state mancanze ad ogni livello, società, giocatori e staff, siamo tutti colpevoli, ma ho già individuato la linea che dovrò seguire in estate prendendo spunto dagli errori commessi quest’anno”. Continua a leggere

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