Cangini, trecento (e più) volte Forlì: “Se fosse per me ricomincerei subito”

Il capitano dei Galletti si appresta a chiudere la sedicesima stagione con la casacca biancorossa, l’ottava da leader. E pensa al rilancio: “Quest’anno è andato tutto storto, ma ho una voglia pazza di tornare ad essere competitivi”

Un’altra stagione va a concludersi per lo storico capitano forlivese Luca Cangini Greggi: dal lontano 2000 fanno sedici stagioni, un’unica fede, più di trecento volte con quella maglietta biancorossa sulle spalle, dal 2008 con la fascia al braccio.
”Sono orgoglioso di quello che ho costruito nella mia carriera qui a Forlì – racconta Cangini – tante vittorie ma anche grandi amarezze, ma soprattutto vado orgoglioso di come la gente mi stima e mi sostiene anche dopo tanti anni”.
Un rapporto speciale con la maglia che moltiplica ogni emozione.
”Veniamo da due stagioni veramente difficili e viverle con la fascia al braccio diventa un vero e proprio strazio. Lo scorso anno siamo retrocessi dalla Serie A2, ma bisogna essere obiettivi, il livello era troppo alto per le nostre possibilità, anche se nonostante tutto ce la siamo giocata fino alla fine. Per assurdo è stata molto più deludente questa di stagione, anche se ci siamo salvati – spiega Cangini. – Abbiamo creato un bel gruppo e in squadra vi erano qualità a mio avviso di buon livello per la categoria, ma è andato tutto storto e ne è venuta fuori un’annata fallimentare”.

Ma un capitano non abbandona la sua nave.
”Ricomincerei già la prossima settimana – sorride Cangini. – Ho una voglia pazza di tornare a competere per obiettivi importanti come per anni ci eravamo abituati. Sono stanco di vedere gli altri esultare: il prossimo anno dovremo esserci noi lassù e son certo che la società in estate lavorerà in tal senso. Poi, se rivinco la B… posso anche smettere”.
Ma, per fortuna, a quest’ultima battuta non ci crede nessuno.

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