Alla vigilia del derby con la capolista Mernap Faenza torna a parlare il numero uno forlivese Yuri Simoncini: “Arriviamo al derby dopo la brutta sconfitta interna subita col Parma – racconta Simoncini – la partita di sabato scorso è sicuramente stata compromessa da un avvio di gara non dei migliori; durante tutti i 40 minuti però siamo stati pericolosi mancandoci solo la precisione per poter accorciare il risultato, componente che, contro una squadra esperta e costruita per ambire ad altre posizioni di campionato, ha fatto la differenza. Non cerchiamo alibi, il risultato parla chiaro, contro di loro tre partite tre sconfitte, perciò non possiamo recriminare nulla ma solo prendere gli spunti positivi che una sconfitta può dare, per affrontare le gare rimanenti con più fame e consapevoli che quest’anno il campionato non fa sconti a nessuno”.
Non sicuramente il miglior viatico per arrivare al derby contro la Mernap Faenza che sabato scorso ha riagganciato in testa alla classifica il Villafontana: “Come Parma anche Faenza sarà la terza volta che la incontreremo – continua Simoncini – vedendo i precedenti sono state due partite totalmente diverse fra loro, perciò è difficile fare pronostici; in un derby gli aspetti tattici e tecnici contano relativamente, abbiamo la fortuna di poter giocare in casa nostra, ci aspettiamo un palazzetto pieno, quindi cercheremo di sfruttare l’ambiente a nostro vantaggio”.
Per il portiere classe 2000, tornato a vestire la maglia biancorossa la scorsa estate, una stagione in cerca di certezze: “Quest’anno una delle sfide più importanti a livello personale era quella di rimettermi in gioco dopo un infortunio che mi ha tenuto fuori una stagione intera. Sapevo che Forlì poteva essere la piazza giusta da cui ripartire soprattutto per le ambizioni della società e per il progetto di crescita che c’è dietro e il reparto portieri penso sia l’esempio migliore – conclude il numero uno biancorosso – siamo un gruppo di portieri molto giovani ma di prospettiva. Tra noi c’è chi è al primo o al secondo anno di futsal ma già si sono calati al 100% nelle dinamiche di questo sport e la crescita dei singoli passa molto dal gruppo e dalle mani del nostro preparatore e “psicologo” Marco Turturiello con cui già dalla prima chiacchierata quest’estate avevo capito essere una persona preparata e di livello e in questi mesi non posso che averne avuto le conferme soprattutto nei momenti più complicati della stagione. La prima parte di stagione è stata sicuramente buona ma sappiamo che per il ruolo che facciamo non possiamo concederci errori perciò tutto il gruppo portieri insieme a Marco ha come obiettivo di finire l’annata in crescita sia a livello fisico sia mentale”.