Il Calcio a cinque Forlì è una delle società di riferimento del futsal Romagnolo fin dagli albori di questo sport nei lontani anni ’80. Con la riforma dei campionati voluti dalla LND dilettanti a metà anni ’90 il Forlì fu inserito nel campionato regionale di serie C1. Arriviamo quindi al 1998 quando entrò in carica l’attuale presidente Decimo Bellini, in carica da venti stagione consecutive, che riformò totalmente la società: dopo un paio di stagioni di assestamento nel 2002 arrivò la vittoria del campionato regionale. Una stagione trionfale che vide i galletti vincere anche la Coppa Emilia sotto la guida di mister Nassetti. Ma la promozione in serie B passava lo stesso dai play off dove i romagnoli vennero eliminati ma in estate arrivò lo stesso il ripescaggio e il Forlì fece il suo sbarco nel futsal nazionale.
Dalla stagione successiva, per lo sbarco nel campionato nazionale di serie B, la guida tecnica fu affidata al bolognese Roberto Dall’Olio e la formazione romagnola cominciò a farsi conoscere anche fuori regione: era il Forlì di Agostini, dello storico capitano Gorini, di bomber Graziani, uno da più di 200 gol con la maglia forlivese; ma anche il Forlì di Matteo Matteucci, Massimiliano Castellani , attuale allenatore dell a prima squadra e di un giovanissimo Luca Cangini Greggi che tutt’ora è il capitano della squadra.
Furono stagioni esaltanti coi romagnoli capaci di sfiorare più volte i paly-off promozione; il futsal era in espansione e l’arrivo di sempre più oriundi innalzò verticalmente il livello dei campionati e vennero anni difficili con il Forlì, tutto italiano, costretto a lottare per evitare la retrocessione. Nel 2006 arrivò la storica salvezza ai play out conquistata in trasferta sul campo del Fabriano ma la stagione successiva arrivò la retrocessione diretta nel campionato regionale.
Finiva la prima era Dall’Olio.
Era l’estate del 2007, un momento cruciale per la storia della società: si decise di fare domanda di ripescaggio e Massimo Conficconi, arrivato la stagione precedente come responsabile del settore giovanile, fu nominato direttore sportivo entrando in società con Bellini con l’incarico di Vice Presidente.
La domanda di ripescaggio fu accolta e per il Forlì fu ancora serie B; la squadra fu affidata al riminese Domeniconi e il rooster fu rivoluzionato con l’addio di alcuni senatori e l’arrivo di alcuni dei migliori giocatori romagnoli come Bucci, Placuzzi, Ghirotti e il portiere Gardini con le uniche conferme di Pari, Cangini, Gorini e Graziani.
Una squadra ringiovanita che nel girone d’andata fece molto bene ma poi fu risucchiata nuovamente in zona play-out col destino che rimise faccia a faccia Forlì e Fabriano. Esonerato Domeniconi la squadra fu affidata per il play-out alla “vecchia volpe” Giovanni Garoia, già tecnico dei galletti nei lontani anni ’80. Dopo il pari della gara d’andata a Forlì i romagnoli scesero nelle marche obbligati a vincere e proprio come due anni prima riuscirono a salvarsi imponendosi per 5-3, con la rete della sicurezza firmata dal portiere Gardini direttamente dalla propria porta; una giornata storica per la società.
La stagione 2008/09 vide la squadra affidata nuovamente a Dall’Olio che portò volti nuovi in squadra provenienti dall’Emilia come Anzivino e Miscioscia; venne una stagione esaltante con i romagnoli capaci di salvarsi con ampio margine sulla fine del campionato nonostante fosse l’unica squadra composta da soli italiani.
Nella stagione 2009/10, dopo l’addio di Dall’Olio che approdò alla Reggiana, in casa romagnola vi fu l’apertura agli oriundi: la squadra fu affidata al brasiliano Mael Correa ed arrivarono i primi stranieri: i giovani Piovesan e Parodi e l’esperto Mantovani tutti italo brasiliani.
Forlì, inserito nel girone con piemontesi e lombarde, visse una stagione complicata ma la squadra si salvò grazie alle reti di Toni Marcio e Juliano “Cina” Perrotti, altri due oriundi arrivati entrambi nel mercato invernale, anche se i play-off promozione rimasero un sogno.
Nell’estate del 2010 vi fu il salto di qualità: la squadra fu affidata al blasonato tecnico Alberto Carobbi: si ripartì da capitan Cangini e Perrotti, uno da 130 gol in 3 stagioni e mezzo, e arrivarono altri campioni che scriveranno pagine importanti della storia bianco rossa: Igor Vignoli, uno che ha lasciato la serie A e il giro della nazionale per sposare la causa forlivese e l’universale Alan Salles, lusso per la categoria.
La musica era cambiata e Forlì si classificò secondo in campionato dietro al Civitanova e perse la finale play-off che valeva la serie A2 contro la bestia nera Palextra Fano dopo che in semifinale i romagnoli eliminarono la Reggiana dell’ex Dall’Olio con lo storico gol di capitan Cangini a diciassette secondi dalla sirena al Pala Bigi di Reggio Emilia.
Nel 2011 la squadra fu confermata praticamente in blocco con l’innesto del giapponese Shinji; arrivò un altro secondo posto dietro la corazzata Reggiana. Fatali furono i punti lasciati nelle prime giornate. Non bastò vincere entrambi gli scontri diretti e non bastò neanche un girone di ritorno con undici vittorie consecutive per primeggiare coi forlivesi costretti ancora ai play-off. La corsa si fermò in semifinale contro il Gorizia in una partita che ancora fa parlare per un rigore eclatante non dato ai romagnoli nell’ultimo minuto di gioco che avrebbe garantito la finale. Una stagione comunque da protagonisti coi Romagnoli che si qualificarono per la prima volta nella storia alle Final Eight di Coppa Italia che si svolsero a Policoro (PT): l’esito non fu dei migliori con l’eliminazione rocambolesca ai quarti contro il Colleferro per 1-0 maturata nei minuti finali.
Nella stagione 2012/13: abbandonata la vecchia “casa”, il Pala Marabini di S.Martino in Strada, i romagnoli si trasferiscono al nuovo Pala Sport di Meldola. La squadra affidata a Matteucci, vice di Carobbi nelle ultime stagioni, venne confermata in blocco con l’arrivo di un portiere del calibro di Diego Moretti; un campionato perfetto coi romagnoli capaci di vincere le prime dodici gare consecutive conquistando la promozione diretta in serie A2 con quattro turni di anticipo. Memorabili le vittorie in trasferta sul campo del Portos alla seconda giornata per 5-2 contro la più accreditata rivale dei romagnoli grazie al poker servito da Cantieri e la vittoria per 4-2 nella bolgia di Manfredonia prima di Natale che fece fare il vuoto in classifica. Decisiva fu poi la vittoria interna col Portos per 3-2 nella gara di ritorno che mise la parola fine sul campionato. Unico passo falso la sconfitta in terra pugliese per 4-2 sul campo della Salinis alla terza di ritorno. L’appuntamento con la storia arrivò poi sabato 2 marzo 2013 quando a Meldola i romagnoli batterono per 3-1 il Futsal Barletta conquistando matematicamente la serie A2. La ciliegina sulla torta arrivò poi con la qualificazione dei romagnoli alle final eight di Coppa Italia per il secondo anno consecutivo. Le finali si svolsero a Porto San Giorgio con l’AT.ED.2 che batté nei quarti il Carmagnola con una tripletta memorabile di Salles ma poi cedette ai veneti del Came Dosson in semifinale.
Nell’estate 2013 l’AT.ED.2 si rifà quindi il look per la serie A2, salutati Perrotti, secondo marcatore di tutti i tempi della società, il nipponico Shinji e Bressan arrivano i brasiliani Pietrobom, Lucas Ferreira e Garibaldi ed un altro nipponico, Nakamura.
Arriviamo così, dopo dodici stagioni consecutive nella serie cadetta, al fatidico esordio in serie A2 datato 4 ottobre 2013, i romagnoli ospitano l’Aosta e grazie alla doppietta di Salles e alla rete d’autore di capitan Cangini firmano il loro primo storico successo in serie A2. Una stagione che procede a vele spiegate coi romagnoli, con alla guida sempre mister Matteucci, che diventano la vera sorpresa del campionato, assicurandosi con ampio margine la salvezza matematica, terminando il campionato al quinto posto che vale l’accesso ai play-off promozione per la serie A dove la corsa si ferma ai quarti di finale contro il Città di Sestu che poi conquisterà la promozione nella massima serie. Da rilevare le splendide prestazioni offerte nelle gare casalinghe dove, grazie all’aiuto del pubblico, per 13 partite consecutive, tra le annate 2012/2013 e 2013/2014, si registrano solo vittorie.
Nella stagione 2014/15, al secondo anno nella seconda serie nazionale, la squadra viene riaffidata a Metteucci che però vede partire tutti i pezzi più pregiati, dai senatori Moretti e Vignoli, ai brasiliani Garibaldi e Lucas Ferreira. Si riparte da capitan Cangini, Salles e Pietrobom, reduce dall’operazione al crociato e disponibile solo da febbraio, e si scommette sul giovane portiere Massafra, sui brasiliani Diego Verona e Thiago Marques e lo sloveno Bizjak con l’obiettivo di arrivare ad una salvezza tranquilla.
Un inizio di campionato non all’altezza delle aspettative, con la squadra invischiata nelle zone calde della classifica, fa prendere decisioni drastiche alla società che, nel mercato dicembrino, taglia in blocco tutti i nuovi acquisti; la società riparte da nomi importanti come quelli dell’eterno Cleverson Favetti, Gabriel Mazocco e del portiere Diego Decrescenzo. L’inizio del girone di ritorno è incoraggiante e lascia presagire ad una inversione di tendenza, ma l’ennesimo grave infortunio proprio del nuovo arrivato Decrescenzo, da il colpo di grazia ai romagnoli che sprofondano in una crisi di risultati che li porterà fino all’ultimo posto in classifica che li condanna alla retrocessione nella serie cadetta.
La società prende la decisione di non presentare domanda di ripescaggio e così nella stagione 2015/16 si riparte dal girone C della serie cadetta sotto la nuova guida tecnica di Massimiliano Castellani. Si torna a giocare al Pala Marabini di San Martino in strada con una rosa formata da tutti italiani della zona: confermati Cangini, Migliori e Bianchi arrivano dal Faventia Aldini, Lesce e Leoni e dal Cesena Pasolini e Bonandi. Ma l’obiettivo primario è valorizzare al meglio i giovani cresciuti nel vivaio forlivese senza particolari ambizioni di classifica. Ne viene una salvezza tranquilla, conquistata con buon anticipo, tra alti e bassi ma con la soddisfazione di aver fatto esordire diversi giovanissimi nel futsal nazionale come Gardelli, Mozzoni e Di Maio.
Nella stagione 2016/17 la squadra viene riaffidata a mister Castellani, salutano Bonandi e Pasolini, ritornano due pezzi da novanta Diego Moretti in porta, che da novembre coprirà anche il ruolo di allenatore dopo le dimissioni di Castellani, e il pivot brasiliano Pietrobom. Per il resto rosa confermata praticamente in blocco. L’AT.ED.2 viaggia in zone tranquille di centro classifica per tutto il girone d’andata; nel mercato dicembrino bomber Lesce parte acquistato dall’Imola in serie A e arriva la tegola del grave infortunio di Pietrobom.La società torna così sul mercato ingaggiando il terzo nipponico della sua storia Hiroyuki Takahashi e il centrale brasiliano Bruno Casagrande. Un girone di ritorno positivo porta alla matematica salvezza conquistata con due turni d’anticipo.
Nella stagione 2017/18 la panchina viene riaffidata dopo due anni a Matteucci. Confermato lo zoccolo duro della passata stagione con Casagrande, Gardelli e Cangini la squadra viene allestita coi giovani del vivaio e l’innesto in porta del brasiliano Tiago fratello di Bruno Casagrande. Un campionato che vede subito il ritiro del Porto San Giorgio dopo una sola giornata e il girone dei galletti, che già prevedeva una sola retrocessione, non vedrà al termine della stagione nessuna compagine retrocedere.Occasione perfetta per mister Matteucci di dare sempre più spazio ai giovani della cantera biancorossa. Un lavoro duro e lungo infatti dopo il solo punto raccolto nel girone d’andata Forlì chiude il campionato a quota 11. Punti che non permettono al Forlì di evitare l’ultimo posto che mai come in questa occasione risulta essere poco amaro.
Si arriva così all’estate del 2018 con la fusione col Romiti del diesse Ghirelli e del presidente Zoli. Si decide di non iscriversi al campionato nazionale di serie B e di ricominciare dal regionale. Si riparte quindi dalla serie C2, panchina affidata ad Alessio Francia e tra le conferme spicca quella di capitan Cangini che dopo più di 20 anni tra serie B ed A2 sceglie di seguire la sua squadra anche nel regionale e guidare un gruppo dove spiccano i ritorni di Cirillo e del portiere Cassano e l’innesto di tanti giovani molti dei quali cresciuti negli anni passati nel settore giovanile biancorosso. Dopo un avvio incoraggiante, la squadra al giro di boa del campionato chiude in testa col Russi, arriva una flessione improvvisa che fa scivolare il Forlì ad undici punti dalla vetta. La società decide così di sollevare dall’incarico mister Francia ed affida la panchina al suo vice Davide Gottuso. Inizia così una grande rimonta coi romagnoli capaci di rimontare fino a due lunghezze dalla capolista Russi dopo la vittoria dello scontro diretto per 3-0. Russi chiuderà poi vincendo il girone B coi galletti che chiuderanno al secondo posto che gli garantisce l’accesso play-off.
Play-off che vedono i romagnoli grandi protagonisti eliminando prima la Rossoblu Imolese in semifinale e battendo poi contro ogni pronostico la favoritissima Real Casalgrandese nella finale di Corticella conquistando la promozione nel massimo campionato regionale. In Coppa invece saranno proprio i reggiani a vendicarsi eliminando l’Oleodinamica Forlì nella semifinale delle Final Four di Crevalcore.
Conquistata la promozione l’Oleodinamica Forlivese si appresta quindi nell’estate del 2019 al “nuovo” esordio nel massimo campionato regionale di serie C1. Il diesse Ghirelli conferma mister Gottuso ed il blocco dei senatori: capitan Cangini, Cassano, Benhya, Di Maio, Vittozzi, Mozzoni, Fabbri, Cirillo, Ragazzini e innesta in rosa giovani interessanti su tutti l’acquisto dello spagnolo Cuadrado nel mercato dicembrino.
Forlì parte ai nastri di partenza del campionato con l’obiettivo di salvarsi e viene accreditata tra le formazioni annoverabili fra quelle che dovranno lottare per evitare la retrocessione diretta. Pronostico smentito fin da subito coi ragazzi di mister Gottuso che inanellano una serie di risultanti eclatanti tenendosi sempre a distanza di sicurezza della zona play-out e assaporando per qualche mese anche il sogno di approdare ai play-off. Con l’avvento del 2020 una lieve flessione e un cambio di marcia delle prime della classe ridimensionano i sogni forlivesi e così a fine febbraio, quando i campionati dilettantistici vengono sospesi definitivamente causa l’emergenza sanitaria causata dal Covid19, la classifica vede il Forlì concludere con un comunque prestigioso sesto posto.
Nella stagione 2020/21 Forlì si ripresenta ai nastri di partenza del massimo campionato regionale di serie C1 sempre sotto la guida di mister Gottuso con tutti i senatori confermati e il ritorno del brasiliano Alan Salles che arriverà in questa stagione al prestigioso traguardo delle 100 presenze con la casacca biancorossa. Campionato che viene bloccato ai primi di ottobre per le noti vicissitudine legate alla pandemia e quando ad aprile viene sbloccato il tutto Forlì è una delle sole quattro società emiliano romagnole a decidere di riprendere l’attività. Viene così creato un campionato interregionale di serie C1 con 4 compagini emiliano romagnole e altrettante venete, vere e proprie corazzate costruite con giocatori provenienti dai campionati nazionali. Forlì che chiude al sesto posto questo mini-campionato interregionale dove su quattro posti disponibili ai play-off tre vanno alle corazzate venete. Numeri che riletti in chiave regionale hanno tutto un altro peso infatti se si considerassero solo gli scontri diretti con quelle che dovevano essere le avversarie dei forlivesi nel campionato regionale di serie C1 emiliano-romagnolo i galletti chiudono con un bottino di due vittorie, su Dozzese e Mader, e una sconfitta a Sassuolo in una gara tra l’altro molto tirata e decisa solo nel finale a testimonianza che questo Forlì era ben strutturato per competere in un “normale” campionato di serie C1.
La stagione 2021/22 parte con grosse novità con l’avvicendamento in panchina tra mister Gottuso e il nuovo tecnico Matteo Vespignani affiancato dal suo fide vice Carlo Aldini. Il roster vede le conferme dei senatori: capitan Cangini (che raggiungerà il traguardo delle 400 presenze in maglia forlivese), Cassano, Benhya, Vittozzi, Ragazzini e Di Maio e l’arrivo di giovani di prospettiva come Manuel Salvatore, l’iberico Betancort, il nipponico Horikawa e il portiere classe 2000 Alessandro Simone oltre al ritorno di due attaccanti come Luca Fabbri e Andrea Simone.
Una squadra dall’età media più bassa di sempre che durante la stagione ottiene importanti risultati che vanno oltre le più rosee aspettative. Al termine del campionato di C1, Forlì si classifica al terzo posto dietro le corazzate Real Casalgrandese e Balca, dopo esser stata in corsa per il primato fino ad un mese dal termine della regular season. Forlì che conquista i play-off dove la corsa si ferma nella finale regionale persa di misura sul campo del Balca al termine di una sfida tiratissima.
Anche in Coppa i galletti brillano, conquistando agevolmente la qualificazione alle final four di Casalgrande dove i ragazzi di mister Vespignani cedono ai rigori in semifinale contro i padroni di casa della Real poi vincitrice della competizione dopo che proprio i reggiani avevano agguantato il pareggio all’ultimo assalto in pieno recupero nei tempi regolamentari.
La stagione 2022/23 è nel segno della continuità rispetto alla precedente con la conferma di mister Vespignani e del suo staff e la conferma in blocco del gruppo degli italiani con gli innesti d giocatori come Artoum, il cavallo di ritorno Salles e Panara di sicura affidabilità per la categoria. I risultati sono altrettanto esaltanti con il secondo posto finale in classifica dietro al solo Bagnolo che garantisce ai galletti l’accesso alla finale play-off regionale poi vinta al Pala Marabini contro i cugini della Mernap Faenza. Corsa alla promozione che si è poi fermata nella semifinale della fase nazionale contro i marchigiani dell’Audax Senigallia.
E la storia continua….